La concentrazione e lo studio.

La concentrazione è l'attenzione protratta per un periodo utile ad apprendere ed a memorizzare ciò che viene a contatto con gli organi sensoriali.
Senza concentrarsi non è possibile apprendere perché questa facoltà permette di:

  • collegare i dati, su cui è focalizzata l'attenzione, con quelli residenti in memoria, permettendo la comprensione attraverso la loro integrazione;
  • fissare l'informazione, più ci si concentra su un dato maggiore sarà la traccia che esso lascerà nella memoria;
  • ripescare quel dato dalla memoria in seguito.

Ci sono fattori che possono distrarre la concentrazione:

  1. Presenza di stimoli distraenti. 
  2. Abitudine a non concentrarsi. 
  3. Incapacità di tollerare le frustrazioni. 
  4. Mancanza di interesse. 
  5. Tendenza a rinviare le cose all'indomani.
  6. Scarsa chiarezza riguardante obiettivi e programmi. 
  7. Idee poco chiare. 
  8. Fatica, stress, cattivo stato di salute.
  9. Emozioni irrisolte. 
  10. Atteggiamento negativo verso l'argomento.

Va ricordato che la capacità di   concentrazione nell'uomo segue un movimento sinusoidale, cioè si comporta come un'onda, con i suoi picchi e le sue flessioni. Studi scientifici hanno dimostrato che mediamente il picco di massima concentrazione si raggiunge 20-25 minuti dopo l'inizio dello studio, per poi calare progressivamente sino a toccare i minimi attorno ai 45-50 minuti. Questo significa che l'alternanza tra i momenti di studio ed i momenti di pausa deve seguire questo ritmo. Chiaramente, chi non riesce a mantenere la concentrazione per 45 minuti, può ridurre questo tempo portandolo ad un intervallo che gli permetta di essere pienamente focalizzato sul compito. E' inutile avere gli occhi puntati sul libro e non capirci niente.
Per chi ha difficoltà a concentrarsi, la buona notizia è che si può aumentare questa facoltà attraverso un allenamento. Più avanti sarà approfondito questo argomento.

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